Cultura musicale del Barocco

estetica, immagini artistiche, generi, stile e compositori

Maestra Chislova

9/13/20252 min read

Sapevate che l’epoca che ci ha regalato Bach e Handel era definita “stravagante”? E non sempre in senso positivo. Una delle traduzioni possibili di barocco è infatti “perla di forma irregolare”. Non c’è da stupirsi: una cultura nuova non poteva rispettare gli ideali rinascimentali di armonia, semplicità e chiarezza; al loro posto arrivano dissonanze, forme complesse e immagini artistiche intricate.

La musica barocca fondeva bello e brutto, tragedia e commedia, prediligendo ciò che allora si chiamava le “bellezze irregolari”. Il mondo non veniva più percepito come unitario, ma come un insieme di contrasti e contraddizioni, pieno di dramma e intensità emotiva. Storicamente, ciò aveva precise ragioni:

Il Barocco copre circa 150 anni, dal 1600 fino agli anni ’50 del XVIII secolo. È il periodo delle grandi scoperte geografiche (America, circumnavigazioni), delle rivoluzioni scientifiche (Galileo, Copernico, Newton) e delle grandi guerre europee. L’idea di armonia universale si incrina, così come cambia la percezione di tempo, spazio e realtà.

Estetica e forme musicali

La nuova moda della stravaganza diede vita a generi e forme innovative. L’opera permise di esprimere il mondo interiore e i sentimenti umani, soprattutto attraverso arie emotive e virtuosistiche.

  • Jacopo Peri, con l’opera Euridice, è considerato il padre della prima opera.

  • Claudio Monteverdi, con Orfeo, definisce l’opera come genere stabile.

  • Altri compositori celebri del Barocco: Alessandro Scarlatti (Nerone), Georg Philipp Telemann (Mario), Henry Purcell (Didone e Enea), Jean-Baptiste Lully (Armida), George Frideric Handel (Giulio Cesare), Giovanni Battista Pergolesi (La serva padrona), Antonio Vivaldi (Farnace).

L’oratorio, simile all’opera ma senza scenografie e costumi, trattava temi religiosi e trasmetteva altrettanto bene le emozioni umane. Tra i più celebri: Il Messia di Handel. Altri generi sacri importanti: cantate e passioni, in particolare le Passioni secondo Matteo e Giovanni di J.S. Bach.

Il concerto fu un altro genere di spicco: l’alternanza di contrasti, tra solista e orchestra (concerto solistico) o tra gruppi orchestrali (concerto grosso), riflette l’estetica barocca. Compositori chiave: Vivaldi (Le quattro stagioni), Bach (Concerti Brandeburghesi), Handel, Corelli (Concerto grosso).

Il principio contrastante caratterizza anche sonate, suite e partite (Bach, Scarlatti). Sebbene presente in epoche precedenti, nel Barocco diventa organizzato e sistematico.

Stile musicale e scrittura

  • Nasce la omofonia: un voce principale supportata da accompagnamenti. Popolare anche per motivi religiosi: le parole dovevano essere comprensibili.

  • La musica vocale si arricchisce di ornamenti, lunghe cadenze, gruppetti e trilli.

  • La musica strumentale privilegia la fantasia sull’ostinato, dove il basso continuo ripetuto permette libera improvvisazione.

  • La polifonia continua a svilupparsi in chiave più libera, evolvendo il contrappunto.

  • L’adozione del temperamento equabile definisce le tonalità maggiore e minore, strutturando il linguaggio musicale.

Teoria degli affetti

Ogni composizione è legata a uno stato d’animo (affetto). Ispirata all’antichità, la teoria degli affetti raggiunge piena applicazione nel Barocco:

  • Gioia e allegria: terze, quarte e quinte armoniche, tempo rapido, metro ternario.

  • Tristezza: dissonanze, cromatismi, tempo lento.

  • Le tonalità avevano una caratterizzazione affettiva: ad esempio, Mi bemolle maggiore severo, Mi maggiore irritabile, La minore lamentoso, Sol maggiore dolce.

Influenza e eredità

La musica barocca ha influenzato profondamente il Classicismo e oltre:

  • Frammenti di Bach nella musica rock solista.

  • Strutture barocche nelle canzoni pop e jazz.

  • Improvvisazione barocca ripresa nel jazz.

Oggi il Barocco non è più “strano”, ma celebrato come perla preziosa, seppur dalla forma irregolare.

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