Cultura musicale del Rinascimento (XIV–XVI secolo)

Maestra Chislova

10/5/20254 min read

Il Rinascimento (dal francese Renaissance) è un’epoca della vita culturale e storica dell’Europa occidentale tra il XV e il XVI secolo (in Italia, dal XIV al XVI secolo). È il periodo della nascita e dello sviluppo delle relazioni capitalistiche, della formazione di nazioni, lingue e culture nazionali. Il Rinascimento è anche l’epoca delle grandi scoperte geografiche, dell’invenzione della stampa, dello sviluppo della scienza.

L’epoca prende il nome dall’interesse per l’arte antica, considerata modello ideale dai protagonisti della cultura rinascimentale. Compositori e teorici musicali come Johannes Tinctoris, Gioseffo Zarlino e altri studiavano i trattati musicali degli antichi greci. Nelle opere di Josquin Desprez, paragonato a Michelangelo, si ritrova la perfezione perduta degli antichi greci. All’inizio del XVII secolo, la nascente opera si ispira alle regole del dramma antico.

Il fondamento dell’arte rinascimentale è l’umanesimo (dal latino humanus, “umano, benevolo”), filosofia che pone l’uomo al centro della realtà, ne riconosce il diritto alla propria valutazione dei fenomeni e ne promuove la rappresentazione scientifica e artistica. Gli ideologi del Rinascimento contrapposero questo nuovo ideale umano alla teologia medievale, esaltando l’uomo animato dai sentimenti terreni. Tuttavia, l’arte rinascimentale mantenne anche alcune caratteristiche del periodo precedente, incorporando elementi medievali in forme essenzialmente laiche.

Il Rinascimento fu anche un’epoca di grandi movimenti antifeudali e anticattolici (come l’Umanesimo religioso in Boemia, il luteranesimo in Germania, il calvinismo in Francia), riuniti sotto il concetto generale di Protestantesimo o Riforma.

L’arte del Rinascimento, inclusa la musica, godeva di massimo prestigio e si diffuse ampiamente. Il periodo vide un grande sviluppo delle arti visive (Leonardo da Vinci, Raffaello, Michelangelo, Jan van Eyck, Pieter Bruegel), dell’architettura (Filippo Brunelleschi, Andrea Palladio), della letteratura (Dante, Petrarca, Rabelais, Cervantes, Shakespeare) e naturalmente della musica.

Caratteristiche della musica rinascimentale

  • Sviluppo della musica profana: diffusione di madrigali, frottola, villanelle, chanson francesi, canzoni polifoniche inglesi e tedesche, a fianco della musica sacra.

  • Realismo musicale: nuovi soggetti e immagini, in linea con la filosofia umanista, con nuove tecniche espressive.

  • Uso della melodia popolare come elemento principale delle composizioni, sia nella musica sacra che profana (cantus firmus). La melodia diventa più fluida, espressiva e cantabile.

  • Sviluppo della polifonia, compreso il “stile antico” o stile rigoroso, orientato al canto vocale e corale, basato su norme precise di contrappunto, imitazione e canone (codificate da Zarlino). Dominano le consonanze, le dissonanze sono regolamentate; si affermano toni maggiori e minori e sistemi di misura ritmica.

  • Nascita del musicista professionista, figura del compositore.

  • Formazione di scuole musicali nazionali: inglese, olandese, italiana, tedesca.

  • Diffusione di nuovi strumenti: liuto, viola, violino, clavicembalo, organo; fiorisce anche la musica amatoriale.

  • Inizio della stampa musicale, che permette la diffusione di spartiti e composizioni.

Scuola fiamminga (Paesi Bassi)

Prima e più influente tra le scuole compositive europee. I Paesi Bassi del tempo corrispondono a Olanda, Belgio, Nord-Est della Francia e Lussemburgo. Vi nasce l’insegnamento professionale della musica nelle scuole-cattedrali (metrizze).

Compositori principali:

  • Guillaume Dufay (ca. 1400–1474): padre della polifonia fiamminga, 4 voci standard.

  • Johannes Ockeghem (ca. 1425–1495): maestro di contrappunto e imitazione; celebre per canoni complessi e Messe polifoniche.

  • Jacob Obrecht (1450–1505): integra melodie popolari in messe e motetti, conferendo realismo alle composizioni.

  • Josquin Desprez (ca. 1450–1521): semplifica la complessità contrapuntistica e valorizza l’espressione dei sentimenti.

  • Orlando di Lasso (ca. 1532–1594): oltre 2000 opere sacre e profane, padroneggia la polifonia rigorosa ampliandone le possibilità espressive.

  • Jan Pieterszoon Sweelinck (1562–1621): fondatore di una scuola organistica, le sue composizioni anticipano la fuga libera.

Scuola italiana

La musica rinascimentale italiana sviluppa:

  • Generi popolari e professionali: lauda, frottola, villanella, madrigale.

  • Musica strumentale: organo, strumenti a tastiera, strumenti ad arco.

  • Polifonia nelle scuole di Roma e Venezia.

Lauda: canto spirituale extraliturgico, spesso combinato a emozioni terrene; in coro, con ritornello.
Frottola: canzone a 4 voci, stile omofonico, tema amoroso.
Villanella: canzone popolare a 3 voci, stile danzante, a cappella o con liuto; caratterizzata da parallelismi di quinte.
Madrigale: composizione poetico-musicale aristocratica, spesso amorosa, sviluppata dal XIV al XVI secolo, inizialmente per 2–3 voci, poi 4–5 voci a cappella secondo la polifonia dello stile rigoroso; testi da Petrarca, Boccaccio, Tasso. Il madrigale del XVI secolo mostra libertà compositiva, cromatismi ed effetti espressivi.

Strumenti diffusi: liuto, viola, violino; compaiono clavicordo e clavicembalo; fioriscono organisti come Andrea e Giovanni Gabrieli.

Scuola veneziana

Compositori principali:

  • Adriano Willaert (1480–1562)

  • Andrea Gabrieli (ca. 1510–1586)

  • Giovanni Gabrieli (ca. 1557–1613)

Caratteristiche: polifonia vocale e strumentale, cori alternati (antifonia), contrasti tra cori e strumenti, tra forte e piano. Giovanni Gabrieli introduce le indicazioni dinamiche.

Scuola romana

Giovanni Pierluigi da Palestrina (ca. 1525–1594): modello della polifonia dello stile rigoroso, con messe (~100), motetti (~370), Magnificat; musica profana rappresentata principalmente dai madrigali (>100).

Scuola francese

Genere principale: chanson, polifonia professionale su temi profani, influenzata dalla melodia popolare e dai ritmi danzanti.
Compositore principale: Clément Janequin (ca. 1475–1560), autore di ~200 chanson, incluse programmatiche (“Battaglia”, “Caccia”, “Canto degli uccelli”, “Grida di Parigi”).

Scuola tedesca

Musica professionale nelle cappelle di corte e cattedrali, tra i cittadini.
Compositori principali: Heinrich Isaac, Heinrich Fink, Johann Walter, apice con Ludwig Senfl (1492–1555).
Sviluppo dei Meistersinger, poeti-cantori artigiani, con rigorose regole compositive; celebri a Mainz, Augusta, Norimberga (Hans Sachs).
Con la Riforma tedesca, nasce il coro protestante: canto monodico in tedesco, basato su melodie popolari, inni cattolici e Meistersinger.

Scuola inglese

Basata sulla musica popolare e sulla sua trasformazione professionale.
Compositori principali:

  • John Dunstaple (1390–1453): primo grande polifonista, influenza la scuola fiamminga.

  • William Byrd (1543–1623): padre del madrigale inglese e della musica per virginale.

  • John Dowland (1562–1626): vocalità omofonica.

  • John Bull (1562–1628): compositore e virginalista.

  • Orlando Gibbons (1583–1625): ultimo grande polifonista inglese.

Virginale: piccolo clavicembalo diffuso in Inghilterra e Paesi Bassi; W. Byrd e J. Bull fondano la scuola di esecuzione per questo strumento, popolare tra le donne amanti della musica.

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