Cultura musicale del Romanticismo
Maestra Chislova
6/13/20252 min read
La musica occupa un posto privilegiato nell’estetica romantica: viene considerata esempio e norma per tutte le arti, perché più di ogni altra è capace di esprimere i moti dell’anima. Come scrive Heinrich Heine: «La musica comincia là dove finiscono le parole».
Il Romanticismo musicale si forma all’inizio del XIX secolo, intrecciandosi con letteratura, pittura e teatro.
Prima fase: Franz Schubert, E.T.A. Hoffmann, Carl Maria von Weber, Niccolò Paganini, Gioachino Rossini
Seconda fase (1830–1850): Fryderyk Chopin, Robert Schumann, Felix Mendelssohn, Hector Berlioz, Franz Liszt, Richard Wagner, Giuseppe Verdi
Fase tardiva: si estende fino alla fine del XIX secolo
Caratteristiche estetiche
Contrasto tra ideali lontani e perfetti e la realtà quotidiana borghese, con drammi di solitudine, vagabondaggio e tristezza
Idealizzazione del passato, della vita popolare, della natura, spesso percepita in stato di disonarmonia
Supremazia del sentimento sulla ragione: «La ragione inganna, i sentimenti no» (R. Schumann)
Interesse per la personalità e l’interiorità dell’artista: musica spesso autobiografica, con tono intimo e sincero
Schumann e la sua storia d’amore con Clara Wieck
Berlioz e la Sinfonia Fantastica
Wagner e le sue opere con elementi autobiografici
Nuove tematiche e immaginario musicale
Fantastico e fiabesco: musica capace di evocare mondi irreali con mezzi puramente sonori (es. la scena della valle dei lupi in Der Freischütz di Weber)
Virtuosismo pianistico: Chopin, Liszt, Weber, Mendelssohn e Brahms come interpreti e compositori virtuosi
Espansione della geografia musicale europea: nascita di scuole nazionali in Russia, Polonia, Ungheria, Boemia, Norvegia, con uso di melodie e ritmi folklorici
Influenza del folclore
Risveglio del patriottismo musicale e recupero delle tradizioni popolari
Uso di canti popolari, ballate, epopee per arricchire la musica classica
Riutilizzo di antichi modi diatonici e intonazioni native
Compositori influenzati dal folclore: Schubert, Schumann, Chopin, Brahms, Smetana, Grieg
Sviluppo del linguaggio musicale
Ricerca di nuovi mezzi espressivi: melodie individuali, armonie innovative, timbri orchestrali originali
Maggiore individualizzazione di melodia, armonia e tessitura
Orchestrazione più libera: riduzione del ruolo dell’ensemble a favore del solismo dei singoli strumenti
Sintesi delle arti
Il Romanticismo enfatizza il sintesi tra arti, evidente nelle opere di Wagner e nella musica programmata di Berlioz, Liszt e Schumann
Generi musicali del Romanticismo
Generi minori valorizzati rispetto al Classicismo: canzone, miniatura per pianoforte
Generi classici ripresi: opera, oratorio, ciclo sonata-sinfonico, ouverture
Generi poetici e liberi: ballate, fantasie, rapsodie, poemi sinfonici:
La canzone diventa il mezzo principale per esprimere i sentimenti intimi
Crescita del genere miniatura: preludi, notturni, valzer, mazurche, études, ciclo di pianoforte
Molti generi derivano dalla poesia: sonetti, Lieder senza parole, novelle musicali
Opera romantica: centro dell’attenzione, tranne in pochi casi (es. Brahms)
Trasformazione dei generi classici: sinfonia, sonata, quartetto assumono valenza psicologica e lirico-drammatica
Molte opere legate a programmaticità:
Cicli pianistici di Schumann
Anni di Pellegrinaggio di Liszt
Sinfonie di Berlioz
Ouverture di Mendelssohn