Origine della musica
10/8/20252 min read
La storia della nascita della musica, nel contesto dell’evoluzione cosciente dell’umanità, ha inizio circa 50.000 anni fa.
Si ritiene che la comparsa dell’uomo nella sua forma moderna risalga a circa 160.000 anni fa. Manifestazioni musicali individuali sono presenti in tutte le popolazioni del mondo, e per questo gli etnografi concludono che, ancora prima della loro dispersione sul pianeta, gli antichi abitanti dell’Africa — culla dell’umanità — possedevano già un minimo di conoscenze musicali.
La musica accompagna l’uomo da oltre 50.000 anni, diventando parte integrante della sua cultura e della sua vita sociale.
La prima forma musicale nella storia viene definita dagli studiosi tradizione musicale primitiva (preistorica). Le forme di musica ancora oggi presenti tra gli indigeni americani o tra gli aborigeni australiani vengono considerate, per analogia, esempi di musica preistorica. In generale, il termine “musica preistorica” si applica soprattutto alle civiltà europee, mentre in molte altre aree del mondo si preferisce parlare di musica tradizionale, folklorica o popolare.
Lo strumento più antico conosciuto, risalente ai tempi più remoti e giunto fino a noi, è il flauto. Questo reperto è stato scoperto durante scavi archeologici che hanno riportato alla luce statue antichissime, datate a circa 40.000 anni fa.
Il passo successivo nell’evoluzione musicale è rappresentato dall’introduzione della scrittura musicale, che segna l’inizio della musica del mondo antico.
La più antica canzone a noi pervenuta ha circa 2.000 anni: è stata incisa su una tavoletta d’argilla rinvenuta negli scavi di Nippur.
Le ricerche su antiche raffigurazioni su pareti, ceramiche e manoscritti dimostrano che già allora la musica aveva raggiunto forme polifoniche: secondo le descrizioni, un flauto eseguiva il tema principale, mentre un altro suonava un accompagnamento di sottofondo. Agli strumenti di quell’epoca appartengono i flauti e alcune corde rinvenute nella valle dell’Indo.
Si considera musica antica quella compresa tra il tramonto dell’Impero Romano e la fine del XVIII secolo.
All’inizio di questo lungo periodo, la musica trovò le sue radici nella Chiesa cattolica, dove le funzioni religiose erano accompagnate da semplici canti.
Successivamente, in tutte le civiltà del mondo, la musica conobbe un rapido sviluppo e una grande varietà di forme e strumenti. Ogni vasta regione elaborò tradizioni musicali proprie, spesso molto diverse da quelle dei popoli vicini. Comparvero numerosi strumenti, ciascuno ritenuto il più adatto a esprimere determinati effetti sonori.
Inizialmente l’insegnamento della musica avveniva nelle chiese, oppure da maestro a discepolo. Con il tempo, accanto all’educazione ecclesiastica, nacquero scuole laiche che offrivano una formazione musicale destinata all’intrattenimento profano. È in questo periodo che appaiono trovatori, menestrelli e bardi. La musica medievale pose così le basi per la nascita della musica del primo Rinascimento.
In seguito, nacque il concetto di musica accademica, la cui evoluzione si misura ormai su scala secolare.
Alcuni strumenti, per la loro ricchezza timbrica e melodica, divennero universalmente riconosciuti. Vennero stabilite norme comuni per la notazione e la terminologia musicale, e lo studio della musica divenne obbligatorio per i figli della nobiltà e dell’aristocrazia.
Oggi, la storia della musica è una disciplina scientifica a sé stante, che studia in particolare la cultura musicale europea, le sue principali tappe di sviluppo, le scuole e i generi.
Le intonazioni e le emozioni espresse nelle opere musicali erano spesso determinate dal contesto geografico e dagli eventi storici dei luoghi in cui vivevano i compositori, poiché era naturale esprimere i propri sentimenti attraverso forme musicali complesse e sfaccettate.
Il metodo di studio della storia della musica consiste nella sistematizzazione delle forme musicali, degli strumenti impiegati e dei mezzi di notazione.
Così, la storia della musica, iniziata oltre 50.000 anni fa, rimane ancora oggi un campo di studio di grande attualità e fascino.